Antonio era entusiasmo e rabbia, libertà e lotta

Antonio Salerno Piccinino è nato il 17 Dicembre 1977 a Napoli, in un carcere speciale, i suoi genitori erano militanti dei N.A.P. Come molti suoi coetanei è precario e insieme ad altri ragazzi fonda un centro sociale, l’Acrobax, per combattere la precarietà, la mercificazione della cultura e per coltivare le sue passioni per la musica, la fotografia e il cinema. Antonio muore il 17 gennaio 2006 a soli 28 anni sulla “Cristoforo Colombo” mentre sta lavorando come pony express per la Randolino srl per la quale ritira provette dai veterinari. Il giorno della morte il contratto lavorativo era scaduto. Antonio guadagnava 800 euro al mese e una quota per ogni ritiro di provetta: tre euro in città, cinque euro oltre il Grande Raccordo Anulare, sei nelle zone verso il mare. Dopo la sua morte è nato un Comitato in suo ricordo che si chiama “No morti lavoro”. Un gruppo musicale romano, I Rancore gli ha dedicato una canzone che si intitola “Le radici e le ali”.antonio Antonio era entusiasmo e rabbia, libertà e lotta

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