Lettera a Veltroni

Carissimo Walter,
sono Stefania la mamma di Renato, dopo
aver visto l’ultima clamorosa sconfitta con Alemanno al balcone e mani
tese ovunque, ho chiuso la televisione e mai piu’ riaccesa.
Pensavo
di aver pianto tutte le mie lacrime invece no, in un attimo tutte le
coltellate si sono riaperte hanno sanguinato in maniera ancora piu’
copiosa, a quest’ora sono davanti al pc a chiedermi e richiedermi come e’ possibile, perche’ e’ accaduto, vorrei trovare soluzioni che non ho.
Lunedi’
ad Ariccia dove si svolgeva la partita di rugby con gli All Reds negli
spalti semivuoti sono arrivati 30 nazyskin, terrore tanto terrore…..
vale rischiare la vita per lo sport?.
Incontro tanti ragazzi nelle
scuole che con gli occhi lucidi mi chiedono…… come facciamo,
abbiamo paura. Cosa puo’ dire una madre una donna se non con un
sorriso… e’ vero figlio mio stai attento non andare solo guardati
sempre e, poi con dolcezza non far morire mai le tue idee sono un
patrimonio inestimabile credici sempre.
Sai Walter una donna se li
sente suoi, perche’ gli appartengono ma il crollo di tutto e’ grande,
la paura paralizza e  dire nella mia citta’  guardati sempre e’
terribile, ma non dai romeni o altri migranti, ma dai tuoi stessi
simili ragazzi come te, imbottiti di violenza.
In questi giorni mi
sono trovata a pormi sempre la stessa domanda, ma tu eri veramente in 
buona fede quando parlavi di equidistanza? che il fascismo in definitiva
non esiste piu’? sai e’ una mia esigenza personale lo devo sapere, non
posso credere che veramente hai abbandonato tutti questi fiori in mano
a dei criminali armati, i quali non sanno coniugare la parola amore,
dove in loro c’e’ solo odio.
Credimi sto piangendo, non voglio piu’ vivere in questo paese……. quanto vorra’ da chi CREDE a parole come DEMOCRAZIA, LIBERTA’, UGUAGLIANZA e PACE?.
Da
uomo e  politico dammi una risposta, ti abbiamo votato almeno alcune di
noi lo hanno fatto siamo andati tutti x Rutelli ed ora da dove
ricominciamo?
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Stefania Zuccari

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