Le idee del nuovo sindaco: pistole, accoglienza, espulsioni, saluti romani, rifiuti , rom, attricette e tassisti

Alemanno: «Ecco come Roma diventerà sicura
Avrò tolleranza zero. E i vigili saranno armati»

«Il saluto romano dei militanti? Solo spacconerie. Amo la democrazia»
«E’ ingeneroso scaricare su Rutelli la sconfitta della sinistra»
 

ROMA
(29) – Una Roma sicura, libera dai ventimila nomadi e immigrati che
hanno violato la legge, libera dai campi nomadi irregolari e con un
controllo rigoroso ed effettivo di quelli regolari: è questo il modello
di capitale che il neo-sindaco del Pdl Gianni Alemanno vuole realizzare
e per il quale sta lavorando. Tra gli strumenti per riuscirci, la
creazione di un assessorato alla Sicurezza e immigrazione. Oggi
Alemanno ha sostenuto che «la sintonia col governo centrale» gli
«permetterà di affrontare il nodo della sicurezza e riprendere il
controllo del territorio». Se i progetti e gli annunci diventeranno
realtà, i "pizzardoni" romani gireranno con la pistola: per il
neo-sindaco è infatti necessario che «la polizia municipale venga
armata, riqualificata e rimodernata affinché diventi una vera polizia
di prossimità che possa collaborare con le forze dell’ ordine
coordinate da uncommissario straordinario con poteri speciali».

La sicurezza nella città e sui luoghi di lavoro.
La sicurezza è un tema annunciato da Alemanno anche in tema di ambienti
di lavoro, per prevenire le tanti morti bianche. Affinché la parola
d’ordine «sicurezza» della campagna elettorale – che in molti hanno
visto come asso nella manica della sua vittoria – si trasformi nel vero
ingrediente di novità del suo mandato, proprio oggi Alemanno ha
annunciato, tra i suoi primi atti da sindaco, una visita al vedovo di
Giovanna Reggiani, la donna aggredita e uccisa alla periferia della
capitale da un romeno, e la convocazione del Comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza. «Voglio andare a salutarlo – ha detto in
un’intervista a Radio Vaticana – a portargli ancora la mia solidarietà
e dirgli che mai più deve avvenire un atto come quello che sua moglie
ha subìto».

Le tre linee guida. Ed ancora del tema della
sicurezza si parlerà nella prima giunta capitolina, un tema che per
Alemanno è «strettamente legato e inscindibile» da quello
dell’accoglienza. Del resto, le tre direttrici del futuro lavoro da
sindaco, per Alemanno, sono: sicurezza, socialità e lavoro. E in questo
spirito rientra l’abolizione dell’Ici e la riduzione dell’Irpef fino a
un’aliquota pari allo 0,25%, la riqualificazione delle periferie da
affiancare alla politica urbanistica e ad un piano straordinario per la
mobilità, che prevede il completamento dell’anello ferroviario con un
deciso aumento dei parcheggi.

Interventi per le famiglie e ammortizzatori sociali.
Alemanno vuole anche dare sostegni alle famiglie, in particolare agli
anziani, aumentare gli asili nido, potenziare la qualità dell’offerta
sanitaria e predisporre un nuovo piano rifiuti. Ma prevede sostegno
anche alle imprese e tutela del lavoro, soprattutto per i giovani, con
un fondo di assistenza per i precari come ammortizzatore sociale
durante i periodi di disoccupazione, e politiche di rilancio dello
sport. Una svolta che i romani hanno chiesto con il voto e ora
attendono che diventi realtà.

Intervista ad un quotidiano romeno: tolleranza zero.
In un’intervista al quotidiano romeno "Cotidianul on-line", il sindaco
di Roma ha ribadito l’intenzione di osservare una «tolleranza zero» nei
confronti degli immigranti clandestini e dei cittadini stranieri
delinquenti. «Con "tolleranza zero" intendo lo smantellamento immediato
dei campi nomadi abusivi e delle baraccopoli che si trovano nella
metropoli, dove si stanno amplificando da un giorno all’altro la
criminalità, la violenza e lo sfruttamento di donne e bambini» ha detto
Alemanno, sollecitando tra
l’altro l’espulsione immediata di oltre
20mila nomadi e immigranti delinquenti. «Non credo che in Romania sia
tollerato un campo nomadi in un parco di Bucarest» ha detto il sindaco.
Riferendosi alla possibile reintroduzione dei visti d’ingresso in
Italia per i romeni, evocata nei giorni scorsi da alcuni politici di
Roma, il nuovo sindaco ritiene che «nel 2004, quando è stata adottata
la direttiva europea sulla libera circolazione, non esistevano ancora i
problemi apparsi con l’ulteriore allargamento dell’Ue. Perciò, per far
fronte al fenomeno dell’immigrazione – diventato ormai un esodo di
persone che arrivano da tutte le parti del mondo, impossibile da
controllare – è necessario modificare la normativa».

«Una minoranza di stranieri macchia l’immagine di una città».
Alemanno è del parere che «va fatta la distinzione tra cittadini rom e
romeni» e che, «a seguito dell’ingresso della Romania nella Ue,
servirebbe una moratoria che impedisca il flusso incontrollato di
nomadi». Contento che il premier romeno Calin Popescu Tariceanu abbia
discusso di recente al telefono col futuro presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, delle recenti violenze dei romeni in Italia,
Alemanno dice che per contrastare l’immigrazione incontrollata servono
cooperazione e accordi bilaterali. Il nuovo sindaco di Roma ritiene che
la comunità romena in Italia è in maggioranza onesta, per cui «non
possiamo accettare che una minoranza di stranieri delinquenti macchi
con le sue atrocità l’immagine di una città aperta, tollerante, in cui
convivono comunità diverse». In tal senso, Alemanno ha fatto l’esempio
dell’attrice romena Ramona Badescu, candidata proprio nella sua lista
alle ultime amministrative.

«Il saluto romano? Solo spacconerie».
«Io amo e credo nella democrazia e giudico come spacconerie, senza
nessuna valenza ideologica consapevole, i gesti isolati a cui abbiamo
assistito ieri in piazza del Campidoglio» ha detto in serata Alemanno
durante la trasmissione Ballarò, in onda su RaiTre, rispondendo ad una
domanda di Giovanni Floris che gli chiedeva di commentare il saluto
romano fatto da alcuni militanti durante i festeggiamenti per la sua
vittoria. «Affacciandomi dal palazzo Senatorio – ha proseguito Alemanno
– ho visto persone che festeggiavano pacificamente la mia vittoria».

«Ingeneroso incolpare solo Rutelli della sconfitta».
«Oggi è ingeneroso scaricare la sconfitta della sinistra sulle spalle
del solo Rutelli. Dopo 15 anni ininterrotti di governo da parte dello
stesso sistema di potere non si poteva pensare di continuare per altri
cinque anni – ha affermato il nuovo sindaco di Roma – In città c’era
voglia di cambiamento. La candidatura di Rutelli è stata percepita come
una incapacità, da parte del centrosinistra, di rinnovamento
generazionale».

«Demonizzarmi è stato un boomerang».
«La campagna di demonizzazione fatta nei miei confronti si è rivelata
un boomerang per chi l’ha messa in piedi – ha detto Alemanno – Tutti
insieme dobbiamo impegnarci per compiere un salto di livello e gettarci
alle spalle gli strascichi del passato».

«Con i tassisti romani serve dialogo».
«Con i tassisti romani voglio ragionare insieme per migliorare il
servizio ai cittadini. Con il dialogo potremmo ottenere risultati
concreti, piuttosto che con riforme calate dall’alto come una scure –
sostiene Alemanno – I tassisti sono stati dei capri espiatori di una
liberalizzazione sbagliata».

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