Un’ aggressione fascista annunciata su YouTube

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L’ aggressione skinhead a Ostiense ‘Il raid annunciato in un video su
Internet’


VIOLA GIANNOLI

LAURA MARI

 

«Un’ aggressione fascista annunciata su YouTube». è la
denuncia del comitato "Madri per Roma città aperta", ricevuto ieri
mattina dal sindaco Alemanno. Per Stefania Zuccari, madre di Renato Biagetti, il 26enne ucciso due anni fa a Focene da
estremisti di destra, ci sarebbe infatti un chiaro collegamento tra l’ agguato
subito venerdì notte in via Ostiense da tre ragazzi di sinistra aggrediti «da
dieci teste rasate» e il video scoperto su internet. Un filmato intimidatorio
che porta la firma degli "anti-antifascisti militanti". Nel video,
che riprende una partita di rugby della squadra "All reds" del centro
sociale Acrobax, si vedono venti naziskin (con teste rasate, bomber e anfibi)
fare ingresso nello stadio della squadra di Ariccia. Un filmato di cinque
minuti accompagnato da didascalie di scherno, minacce e insulti verso gli All
reds definiti "rabbits", conigli. Un video pubblicato il 29 agosto,
proprio alla vigilia del raid all’ Ostiense. «Preparatevi. Stiamo arrivando» si
legge nei titoli che scorrono nel filmato. Minacce chiare che, secondo i
militanti di Acrobax, sono collegate all’ agguato. «Un gesto infame» commentano
i giovani del centro sociale. Una pericolosa sfida che dai campi di rugby
sembra essersi spostata per le strade della città. «Non seppellirò un altro figlio»
ha detto Stefania Zuccari dopo l’ incontro con il sindaco Alemanno. Proprio il
fratello di Renato Biagetti, infatti,
milita nella squadra degli All reds. «Dalla morte di Renato abbiamo contato 130
aggressioni di matrice politica – ha precisato la Zuccari – episodi di violenza
che non devono più accadere». E il sindaco Gianni Alemanno ha sollecitato gli
inquirenti «a fare piena luce sugli ultimi episodi di violenza» assicurando che
«il Comune si impegnerà affinché nessun giovane resti ferito o ucciso per il
falso alibi della lotta tra opposti schieramenti politici». A presentare un
ordine del giorno per chiedere al sindaco e al prefetto Mosca di «fare la
propria parte per trovare colpevoli e mandanti» è stato invece il consigliere
comunale del Pd Paolo Masini. Richiesta accolta dal vicecapogruppo del Pdl Luca
Gramazio. Una condanna «netta e inequivocabile» dell’ episodio è poi arrivata
da numerosi esponenti del centrosinistra, da Giovanni Carapella a Massimiliano
Smeriglio. E solidarietà bipartisan è stata espressa anche nei confronti dell’
esponente romano di An Piergiorgio Benvenuti, contro cui sui muri della sede
del partito di via Aldini, zona Marconi, sono comparse le scritte «Fascio
attento ancora fischia il vento», firmate con falce, martello e simbolo dell’
anarchia.

 

La Repubblica
02-09-08

 

 

 

 

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