Università, la carica delle liste di destra
Conquistano spanna dopo spanna il vasto territorio universitario:
la destra, non più quella dura e pura degli ultras, ha ormai un
ruolo fondamentale nella compagine degli atenei romani, riuscendo a
scalzare la sinistra. Persino Roma Tre, intoccabile feudo rosso,
sta subendo la scalata di Azione Universitaria legata ad Alleanza
Nazionale mentre l´estrema destra di Blocco studentesco della
Fiamma Tricolore e i giovani di Storace, Gioventù Italiana, sono
inesistenti.
«In due anni siamo passati ad essere la seconda lista d´ateneo»
afferma Stefano Pacetti, senatore accademico di Azione
Universitaria a Roma Tre «Sono 800 tesserati su una popolazione di
circa 35 mila studenti. Tre anni fa eravamo la quinta lista
d´ateneo. Siamo risultati credibili perché ci siamo messi a
disposizione portando avanti delle iniziative di sindacalismo
studentesco come le tasse universitarie e il numero degli appelli
straordinari cosa ambita dagli studenti».
La parola d´ordine infatti è «accanto agli studenti», un tipo di
proselitismo caro anche alla sinistra. «A queste iniziative abbiamo
affiancato le nostre consuete battaglie politiche – continua
Pacetti – tutte le iniziative atte a promuovere la cultura e i
valori come la campagna sui servizi dell´università come il diritto
allo studio, i trasporti le mense e le residenze». E negli ultimi
anni la destra di Roma III si è opposta fortemente alla sinistra
come nella battaglia delle Coca Cola contro chi la voleva vietare
in Ateneo, o quella della mostra sulle foibe e negli ultimi mesi è
stata fatta l´unica occupazione universitaria per protestare contro
il ministro Mussi e i tagli all´università».
Diego Piccoli coordinatore della lista di centrosinistra
"Ricomincio dagli studenti" ribatte sulla situazione a Roma Tre:
«Noi siamo la prima lista d´ateneo, con il 38 per cento dei
consensi. Siano presenti in tutti gli organi centrali e abbiamo la
maggioranza in molti consigli di facoltà. Roma Tre è un´università
molto spostata a sinistra, ci sono anche i collettivi che sono la
terza lista d´ateneo. In questi ultimi anni c´è in effetti
un´avanzata della destra, che si è organizzata molto bene. C´è un
buon confronto tra noi. Mentre nella facoltà di Scienze politiche
c´è la destra più estrema e li il clima è più aspro ed è molto più
facile che ci sia lo scontro piuttosto che il confronto».
Roma Tre vive una situazione opposta a quella della Sapienza, dove
Azione Universitaria è praticamente inesistente. «La situazione
però è cambiata negli ultimi mesi – dice Alessandro Caruso di
Azione Universitaria – proprio perché c´è un vento che ci spinge
nelle università e abbiamo riattivato i nuclei delle facoltà
storiche come giurisprudenza ed economia. E abbiamo dimostrato quel
che siamo il giorno dell´inaugurazione dell´anno accademico quando
siamo stati l´unico gruppo a protestare all´interno della città
universitaria per la mancata visita del Papa, davanti al rettorato,
tutti studenti della Sapienza di Azione universitaria».
Tor Vergata è invece interamente conquistata della destra. Negli
ultimi dieci anni ha sempre rappresentato l´ateneo e qui Azione
Universitaria ha riscosso i maggiori successi: sempre eletti i loro
rappresentati negli organi centrali e negli organismi nazionali
(Cnsu) e tuttora sono prima lista d´ateneo. «Non è solo un momento
di grazia, dietro c´è la fatica costante degli studenti militanti –
sottolinea Luciano Cavaliere di Azione universitaria – sono i più
attivi: entrano la mattina alle 8, fanno l´affissione delle
locandine con il tema del giorno e fanno il volantinaggio, poi sono
a disposizione negli spazi deputati alla rappresentanze
studentesche e lì ricevono gli studenti per aiutarli a fare il
piano di studi o per altre cose, poi rimangono fino a sera e sono
sempre gli ultimi ad uscire».