Presentazione del libro”Fausto e Iaio trent´anni dopo:raccolta di scritti,documenti e testimonianze,per non dimenticare”

Milano 20 marzo C.S.Leoncavallo
 

Presentazione del libro"Fausto e Iaio trent´anni dopo:raccolta di scritti,documenti e testimonianze,per non dimenticare" A cura dell´Associazione familiari e amici di Fausto e Iaio

Partecipano:

Danila Tinelli – Madri Antifasciste del Leoncavallo

Mauro Decortes – Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa

Maria Iannucci – Associazione familiari di Fausto e Iaio

Daniele Biacchessi – giornalista

Marco Philopat – scrittore

Manlio Milani – Associazione Familiari vittime di Brescia

Francesco Barilli – Reti invisibili

Stefania Biagetti – Associazione madri per Roma città aperta

Giovanni Impastato – Archivio Peppino Impastato

 

Sono qua, seduta su un foglio dove scorre l’inchiostro e mi appare  il tuo viso ,dolce e allegro.

Sono fra mille persone, ognuna e’ diversa ma ognuna sei tu. Ti vedo in ogni cospo, ti sento in ogni voce,

ti cerco in ogni strada. E poi, nell’allegria dell’inchiostro ti ritrovo e ti bacio. Adesso il tuo viso non e’ piu’

trasparente, adesso ti posso accarezzare, il tuo sorriso e’ cldo e vicino, i tuoi occhi sono davanti ai miei.

Ti ho con me e domani ti portero’, ti rivedro’ in ogni viso, ti cerchero’ altre volte, nell’allegria di uin sorriso:per

poi tornare ad avvolgermi nella felicita’ di ritrovarto ancora con me.

Bigliettini raccolti in via Mancinelli 18 marzo 1978- Dal libro di Fausto e Iaio

 

Testimonianza di stefania

Parlare del proprio fglio non sempre e’ facile, specialmente quando non ci sono piu’ i suoi occhi sorridenti, la sua voce che

riecheggia nelle stanze, quando ogni giorno te lo devi reinventare per rendere il distacco piu’ accettabile.

Chi e’ RENATO? Potrei usare un’infinita’ di aggettivi per descrivelo ma mi limito  a dirvi  solo che e’ un ragazzo

speciale, che sa veicolare l’amore, l’allegri, la gioia di esserci, ama la musica tanto da averne fatto la sua professione, un

ragazzo dagli occhi magici e dal sorriso che cqattura lo sguardo, pacifico in tutte le sue manifestazioni, crede

nell’onesta’ e nel rispetto degli altri, anche se portatore di interessi e ideali differenti.

Non  vede nel prossimo un nemico, conduceva una vita scandita al ritmo dell’amore dello studio e del suono.

Una maledetta mattina di fine estate il 27 agosto 2006, al termine di in concerto di musica reggae sul litorale di una

spiaggia romana, ha incontato le lame di due dei tanti
invasati della cultura neofascista, dell’odio per il diverso e
dell’aggressione

grauita e, in quaranta secondi la giovane vita di mio figlio veniva spezzatacon otto terrificanti coltellate, date con crudelta’

inaudita.

Hanno parlato di lite tra balordi ma Renato non lo e’………….purtroppo e’ stata una vile aggressione;il tatuaggio la croce

celtica di chi lo ha aggredito parlano chiaro; la sua
morte non e’ stata decisa a tavolino in qaulche sede politica, e’
scaturita

da qualche muretto di zona.

Ma questo non attenua il segno questo e’ Fascismo. Parlo sempre al presente di mio figlio perche’ lui esiste……noi non

vogliamo perdere i suoi sogni, o non sentirci in grado di fantasticarne alcuno, non vogliamo che tutto diventi una gabbia

opprimente dalla quale non c’e’ via d’uscita.

I nostri desideri so no quelli di Renato: in noi vibra la sua musica, il suo sorriso la sua voglia di crescere.

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